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意大利语趣味故事:假装的外婆

2013-12-12 22:05:00 来源:无忧考网
La finta nonna
  Una mamma doveva setacciare la farina. Mandò la sua bambina dalla nonna, perché le
  prestasse il setaccio. La bambina preparò il panierino con la merenda: ciambelle e pan
  collolio. e si mise in strada.
  Arrivò al fiume Giordano.
  - Fiume Giordano, mi fai passare?
  - Sì, se mi dài le tue ciambelle.
  Il fiume Giordano era ghiotto di ciambelle che si divertiva a far girare nei suoi
  mulinelli.
  La bambina buttò le ciambelle nel fiume, e il fiume abbassò le acque e la fece passare.
  La bambina arrivò alla Porta Rastrello.
  - Porta Rastrello, mi fai passare?
  - Sì, se mi dài il tuo pan collolio.
  La Porta Rastrello era ghiotta di pan collolio perché aveva i cardini arrugginiti e il pan
  collolio glieli ungeva.
  La bambina diede il pan collolio alla porta e la porta si aperse e la lasciò passare.
  Arrivò alla casa della nonna, ma luscio era chiuso.
  - Nonna, nonna, vienimi ad aprire.
  - Sono a letto malata. Entra dalla finestra.
  - Non ci arrivo.
  - Entra dalla gattaiola.
  - Non ci passo.
  - Allora aspetta -. Calò una fune e la tirò su dalla finestra. La stanza era buia. A letto
  cera lOrca, non la nonna, perché la nonna se lera mangiata lOrca, tutta intera dalla testa
  ai piedi, tranne i denti che li aveva messi a cuocere in un pentolino, e le orecchie che le
  aveva messe a friggere in una padella.
  - Nonna, la mamma vuole il setaccio.
  - Ora è tardi. Te lo darò domani. Vieni a letto.
  - Nonna ho fame, prima voglio cena.
  - Mangia i fagioletti che cuociono nel pentolino.
  Nel pentolino cerano i denti. La bambina rimestò col cucchiaio e disse: - Nonna, sono
  troppo duri.
  - Allora mangia le frittelle che sono nella padella.
  Nella padella cerano le orecchie. La bambina le toccò con la forchetta e disse: - Nonna,
  non sono croccanti.
  - Allora vieni a letto. Mangerai domani.
  La bambina entrò in letto, vicino alla nonna. Le toccò una mano e disse:
  - Perché hai le mani così pelose, nonna?
  - Per i troppi anelli che portavo alle dita.
  Le toccò il petto. - Perché hai il petto così peloso, nonna?
  - Per le troppe collane che portavo al collo.
  Le toccò i fianchi. - Perché hai i fianchi così pelosi, nonna?
  - Perché portavo il busto troppo stretto.
  Le toccò la coda e pensò che, pelosa o non pelosa, la nonna di coda non ne aveva mai avuta.
  Quella doveva essere lOrca, non la nonna. Allora disse: - Nonna, non posso addormentarmi se
  prima non vado a fare un bisognino.
  La nonna disse: - Va a farlo nella stalla, ti calo io per la botola e poi ti tiro su.
  La legò con la fune, e la calò nella stalla. La bambina appena fu giù si slegò, e alla fune
  legò una capra.
  - Hai finito? - disse la nonna.
  - Aspetta un momentino -. Finì di legare la capra. Ecco, ho finito, tirami su.
  LOrca tira, tira, e la bambina si mette a gridare: - Orca pelosa! Orca pelosa! - Apre la
  stalla e scappa via. LOrca tira e viene su la capra. Salta dal letto e corre dietro alla
  bambina.
  Alla Porta Rastrello, lOrca gridò da lontano: - Porta Rastrello, non farla passare!
  Ma la Porta Rastrello disse: - Sì, che la faccio passare perché mha dato il pan collolio.
  Al fiume Giordano lOrca gridò: - Fiume Giordano, non farla passare!
  Ma il fiume Giordano disse: - Sì che la faccio passare perché mha dato le ciambelle.
  Quando lOrca volle passare, il fiume Giordano non abbassò le sue acque e lOrca fu
  trascinata via. Sulla riva la bambina le faceva gli sberleffi.
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